L’allargamento, Robert Menasse

I confini d’Europa sono di nuovo sul punto di cambiare. Mancano pochi mesi alla grande Conferenza dei Balcani che dovrà sancire, dopo un’azione diplomatica che dura da dieci anni, un ulteriore allargamento. È arrivato il momento dell’inclusione dell’Albania, proprio quando a Vienna viene rubato un tesoro nazionale albanese, l’elmo di Scanderbeg. Costui è il fondatore dello Stato, condottiero e patriota, protettore dell’Occidente cristiano dalla colonizzazione dei turchi. Il veneziano Antonio Vivaldi gli ha intitolato un’opera che nel 1718 inaugura il Teatro della Pergola a Firenze; in nessuna capitale europea manca un monumento a lui dedicato. Eppure fuori dall’Albania ben pochi sanno chi è. Tanto meno negli uffici e nelle sale riunioni di enti e commissioni, tra politici e funzionari, tra chi si interessa al destino del vecchio continente e chi vuole solo sabotarlo. Come al solito i negoziati sulla nuova inclusione sono difficili, Francia e Olanda hanno posto il veto e questo sembra compromettere molte carriere politiche, tra cui quella del carismatico primo ministro albanese, che ha vinto le elezioni con la promessa di guidare il suo paese nella UE. Il suo sogno è assumere il ruolo del grande eroe nazionale, colui che riunirà tutti gli albanesi, dal Kosovo al Montenegro, dalla Serbia all’Italia meridionale, dalla Germania alla Turchia, trasformando l’Albania in una potenza europea. Il recupero dell’elmo di Scanderbeg diviene allora una questione fondamentale e dà ini-zio a un furioso intrigo internazionale che coinvolge la mafia albanese, l’Europol, i potenti che agiscono nell’ombra. Con L’allargamento Robert Menasse dà un contributo unico al racconto della realtà contemporanea: il suo ritratto romanzesco dello stato di avanzamento della politica europea nel ventunesimo secolo è una analisi lucida e provocatoria di istituzioni e individui mossi da interessi contrastanti, in cui si sovrappongono e si confondono il vantaggio personale e l’ideale politico. È un racconto coinvolgente e ironico, una commedia umana crudele e in quietante.

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