Il racconto di una donna che, di fronte alla nascita della figlia, si trova a fare i conti con la propria eredità familiare segnata dalla follia. La figura centrale è Venera, una bisnonna che ha avuto un ruolo importante nei suoi sogni e che un giorno finì nel manicomio di Messina. La storia esplora la complessità di Venera e del suo internamento, ma anche il conflitto tra la memoria familiare e la realtà, spesso distorta o mitizzata. La narrazione non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini della famiglia, i loro drammi e il loro coraggio. Per comprendere veramente il passato, la protagonista deve tornare a Messina e confrontarsi con le memorie familiari, tra verità e finzione. Il romanzo di Nadia Terranova affronta il potere della memoria, la sua influenza sulla nostra identità e la difficoltà di scoprire chi siamo veramente.